Che cosa sono i chakra?
Il sistema dei chakra è nato in India più di 4000 anni fa. Oggi i chakra sono un concetto diffuso in Occidente ed indicano delle entità in grado di unire il corpo e la mente, l’elemento fisico e quello psichico. I chakra, alla lettera vogliono dire “ruota” o “disco”, si riferiscono a una sfera rotante di pura energia spirituale, non sono per niente entità o oggetti fisici. Come vediamo il vento attraverso il movimento delle foglie dei rami, così possiamo percepire la presenza dei chakra nella forma del
nostro corpo fisico, negli schemi che si manifestano nella nostra vita, nei modi in cui pensiamo.
Come le emozioni possono influenzare il nostro respiro, il battito cardiaco e il metabolismo, così le attività dei vari chakra influiscono sull’attività ghiandolare, sulla forma del corpo, sulle affezioni fisiche croniche, sul pensiero e sul comportamento. Facendo uso di tecniche quali lo yoga, la respirazione, l’esercizio fisico, la meditazione le visualizzazioni, possiamo di volta in volta influire sui nostri chakra, sulla nostra salute e sulla nostra vita. Ad esempio i chakra più bassi che sono fisicamente più vicini alla terra sono in rapporto con gli aspetti più pratici della nostra vita: sopravvivenza, movimento, azioni e sono regolati da leggi fisiche e sociali. I chakra superiori rappresentano aree mentali e funzionano sul livello simbolico, attraverso le parole, le immagini concetti.
GLI STADI DI SVILUPPO DEI CHAKRA
“Se c’è qualcosa che desideriamo cambiare nel bambino, dovremmo prima esaminare e vedere se non vi è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi.” C. G. Jung
PRIMO CHAKRA
Da metà gravidanza a 12 mesi dopo la nascita, culminante a 4-5 mesi.
Il primo chakra è in relazione alla formazione del corpo fisico e si forma durante lo sviluppo prenatale e il periodo infantile. In questo periodo la crescita del corpo è molto più rapida e quindi si concentra tutta l’energia vitale. Lo scopo dello sviluppo di questo chakra è imparare ad operare con il corpo: succhiare, mangiare, digerire, afferrare, sedere, procedere a gattoni, stare in piedi, camminare e manipolare oggetti. Tutto ha a che fare con il mondo fisico e la gravità. Questi compiti
richiedono impegno e occupano la maggior parte della coscienza per tutto il primo anno. Il bambino vive in simbiosi totale con la mamma, non essendo ancora in grado di sperimentare un senso separato del Sè. Finché il bambino non si muove con la propria energia, anche la minima indipendenza è impossibile. La scoperta e il dominio delle funzioni motorie sono i primi passi verso verso questa indipendenza. Questo periodo viene definito da Erikson con il periodo/lotta della
fiducia VS sfiducia. Piaget chiama questo periodo senso-motorio perché il programma è preverbale, preconcettuale, riflessivo e istintuale. Il bambino impara anche a prendere contatto con il mondo esterno afferrando e muovendo gli oggetti. A sei mesi si verifica un cambiamento incredibile: il bambino sta seduto dritto e per la prima volta diviene verticale per conto suo. Ora i chakra sono posizionati uno sopra l’altro e l’energia inizia a scorrere verso l’alto. Lo star seduti dritti espande il campo della percezione visiva e amplia la visione del mondo, segnando l’inizio del 2 chakra.
COLPO D’OCCHIO SULLA FORMAZIONE EVOLUTIVA DEL PRIMO CHAKRA
Elemento: terra
Stadio evolutivo: dal secondo trimestre a 12 mesi
Scopi evolutivi: crescita fisica, capacità motoria, permanenza degli oggetti.
Caratteristica: radici, collegamento con la terra, nutrimento, fiducia, salute, casa, famiglia, prosperità, confini appropriati.
Collocazione: base della colonna vertebrale, plesso coccigeo.
Traumi: abbandono, trascurato fisicamente, mancanza di legame fisico con la madre, violenza, traumi ereditari.
SECONDO CHAKRA
Dai 6 ai 24 mesi, culminante dai 12 ai 18 mesi.
Il secondo chakra è caratterizzato dalla dualità, sensazione, sentimento e mobilità e comincia a sei mesi circa quando il bambino pone attenzione sugli oggetti esterni e acquisisce una prospettiva visiva più ampia. Un notevole stato di attenzione si verifica quando il bambino sta seduto e per la prima volta prende coscienza delle cose che si trovano attorno a lui. Quando il bambino impara ad andare a gattoni e a camminare sviluppa anche la capacità di allontanarsi dalla madre, anche se per brevi periodi di indipendenza. Questo periodo viene definito da Mahler il periodo “della covata” perché il bambino inizia a essere consapevole di essere un entità separata, schiudendosi dalla
simbiosi. Egli è ancora dipendente dalla madre, e questa scoperta è simultaneamente terrorizzante ed eccitante. Man mano che il bambino esplora, fa esperienze delle sue prime distinzioni binarie: buono -cattivo; piacere-dolore; vicinanza e distanza. A questo stadio tali distinzioni più che comprese vengono percepite. Il bambino ora è tutto necessità, sensazione e desiderio. Il linguaggio non si è ancora sviluppato e quindi il mezzo primario di comunicazione avviene attraverso l’emozione, che si spera venga soddisfatta in modo significativo. Questo stadio è focalizzato sulla formazione di un’identità emotiva. Soddisfare le richieste necessarie alla sopravvivenza e promuovere dei sani legami affettivi fra il bambino e i genitori aiuta lo sviluppo del 2 chakra.
La costanza della madre rende sicura l’esplorazione del bambino. Se la madre è impaurita, ansiosa o arrabbiata il bambino assorbirà queste emozioni a livello non verbale. In questo stadio è importantissimo il benessere della voce e l’intonazione.
COLPO D’OCCHIO SULLA FORMAZIONE EVOLUTIVA DEL SECONDO CHAKRA
Elemento: acqua
Stadio cognitivo: da 6 ai 24 mesi.
Scopo: esplorazione del mondo attraverso i sensi.
Caratteristiche: movimento, sensazioni, emozioni, sessualità, desiderio, necessità, piacere.
Caratteristiche equilibrate e movimenti aggraziati, intelligenza emotiva capacità di sperimentare il piacere, accudimento di se stessi con gli altri, capacità di cambiare delimitazione sale.
Collocazione: plesso sacrale parte inferiore dell’addome
Traumi: abusi sessuali, abusi emotivi. Abbandono il Rita mento manipolazione emotiva, uso esagerato del box o restrizioni dei normali movimenti.
TERZO CHAKRA
Dai 18 mesi ai 4 anni
Il terzo chakra inizia col periodo del tentativo di autonomia che si verifica con i “terribili due”.
Il bambino è ora staccato dalla “covata materna” e si sente abbastanza sicuro in questa separazione per sperimentare con la propria volizione. Ciò che nel secondo chakra era solo un desiderare impotente, ora il suo desiderare diventa atto di volontà. Vi è l’emergere di un’autonomia che è ancora dipendente dalla madre. Lo sviluppo del linguaggio permette al bambino di capire il rapporto causa ed effetto. A questo stadio il bambino è concentrato su di sé e desidera affermare il senso della propria personalità, di potere e la capacità di auto crearsi e auto definirsi.
Il bambino impara a controllare e dirigere i suoi impulsi, sviluppa la sua volontà. In questo periodo una parte di lotta avviene per il controllo sfinterico: trattenere e lasciare andare e l’utilizzo del vasino. Se ci si vergogna per essersi sporcati, o si obbliga il bambino a togliere il pannolino presto allora il “lasciar andare” potrebbe fondersi con la vergogna. l’adulto deve rispettare e sostenere il tempismo del bambino. Ciò che ne emerge sarà la fiducia in se stesso. Erikson fa riferimento a questo stadio come autonomia VS vergogna e dubbio, Piaget con lo stadio preoperazionale.
In questa fase la volontà del bambino non deve essere nemmeno assecondata in modo eccessivo. C’è bisogno di un contenitore che delimiti la libertà del bambino.
COLPO D’OCCHIO SULLA FORMAZIONE EVOLUTIVA DEL TERZO CHAKRA
Elemento: fuoco
Scopi evolutivi: realizzazione della separatezza, istituzione dell’autonomia.
Diritti fondamentali: agire ad essere un individuo.
Caratteristiche: energia, attività, autonomia, individuazione, volontà e autostima.
Caratteristiche equilibrate: responsabile, affidabile, buona autostima, io equilibrato, calore nella personalità, fiducia, senso del potere personale.
Collocazione: plesso solare.
Stadio evolutivo: dai 18 mesi ai quattro anni.
Traumi: essere spinto a provare vergogna, autoritarismo, dominio sulla volontà, manipolazione emotiva, paura della punizione.
QUARTO CHAKRA
Dai 4 ai 7 anni
Il quarto chakra si sviluppa quando viene abbandonato il totale egocentrismo del terzo chakra e si comincia a dimostrare interesse per le relazioni esterne a quelle primarie avute solo con la madre e il padre. Quando il quarto chakra si risveglia l’amore diviene più consapevole e ciò significa che i comportamenti vengono coscientemente adattati ad ottenere o esprimere l’amore. Es,
un bambino che fa qualcosa di dolce per la mamma. L’autonomia del terzo chakra e ora il fondamento delle relazioni con gli altri.
Le relazioni all’interno della famiglia offrono al bambino il primo modello in base al quale costruire le sue personali relazioni. Ora il bambino interiorizza queste relazioni familiari e inizia ad avere dei compagni di gioco della sua età.
Il suo pensiero inizia a percepire il mondo come un insieme di relazioni e imparare di che tipo di relazioni si tratta è il compito dominante del momento: perché il fuoco scalda? Perché il papà ha la barba e la
mamma no?
Il principale obiettivo di questo stadio è imparare il modo in cui le cose sono in relazione una con le altre.
Durante lo sviluppo del 4 chakra si forma l’identità sociale o persona. Vi
è il processo di identificazione, anche quella sessuale. Questo stadio preannuncia la formazione dei nostri programmi relazionali e della nostra identità sociale.
Erikson ha definito questo stadio iniziativa VS colpa. Piaget stadio preoperazionale.
COLPO D’OCCHIO SULLA FORMAZIONE EVOLUTIVA DEL QUARTO CHAKRA
Elemento: aria.
Demone: dolore.
Stadio evolutivo: dei quattro ai sette anni.
Scopi evolutivi: formazione delle relazioni familiari tra i pari, sviluppo della personalità.
Collocazione: petto, cuore, plesso cardiaco.
Diritti fondamentali: l’amore di essere amati.
Caratteristiche equilibrate: compassionevole, capace di amare, altruismo, pacificato, equilibrato sistema immunitario efficiente.
Traumi: rifiuto, abbandono, perdita, vergogna, criticismo costante, violenza a qualsiasi altro chakra.
QUINTO CHAKRA
Dai sette ai 12 anni
Questo è lo stadio dell’espressione creativa. Una volta sviluppata l’identità sociale e che si siano comprese le relazioni essenziali fra il sé e il mondo, si apre il periodo di creatività personale. Se gli stadi precedenti sono andati bene il bambino possiede un solido Sé ed è ben caricato dal punto di vista energetico ed emozionale. Ora occorre incanalare questa energia all’esterno verso la creatività. A 4-5 anni vi è esplosione del linguaggio, a 6 anni il bambino lo padroneggia bene.
L’ambiente scolastico inizia a sostituire la famiglia come centro di attività, se il bambino è sicuro di Sè e delle relazioni allora è probabile che si senta sicuro di dire la propria verità e sperimentare in
modo creativo.
Erikson ha definito questo stadio industria VS inferiorità. Piaget stadio delle operazione concrete.
Questa è la formazione dell’identità creativa con l’importante proprietà
dell’auto espressione.
COLPO D’OCCHIO SULLA FORMAZIONE EVOLUTIVA DEL QUINTO CHAKRA
Elemento: suono.
Stadio evolutivo: dai sette ai 12 anni.
Compito evolutivo: espressione creativa, abilità comunicativa, pensiero simbolico.
Collocazione:gola, plesso faringeo.
Caratteristiche equilibrate: voce risonante, buon ascoltatore, buon senso del tempismo, del ritmo, comunicazione chiara e vive in modo creativo.
Demone: bugie, messaggi contraddittori, violenza verbale, grida continue, criticismo eccessivo, segreti.
SESTO CHAKRA
Adolescenza.
Il risveglio di questo chakra richiede la capacità di riconoscere dei modelli e applicarli alle decisioni della vita. È l’emergere delle operazioni formali Di Piaget in cui l’immaginazione aiuta il bambino a sviluppare il suo concetto simbolico del mondo.
Per gli adolescenti segna un momento di revisione della loro identità sociale, vi sono scelte più coscienti e può verificarsi il risveglio dell’interesse per argomenti spirituali attraverso la musica, le poesie gli attori e le mode.
Erikson definisce questo momento identità VS confusione di ruoli.
In questo periodo cresce la ricerca di un’identità personale significativa, rallenta la crescita fisica, matura quella sessuale.
Negli adolescenti vi è sempre un eroe, un idolo, un archetipo (film, attore, etc.).
COLPO D’OCCHIO SULLA FORMAZIONE EVOLUTIVA DEL SESTO CHAKRA
Elemento: luce.
Stadio evolutivo: adolescenza.
Collocazione: fronte, sopracciglia.
Scopo: riconoscere gli Schemi.
Caratteristiche equilibrate: intuitivo, percettivo, immaginativo, buona memoria, capace di accedere i sogni e ricordarli, capace di visualizzare, introspezione.
SETTIMO CHAKRA
La prima età adulta ed oltre.
Il settimo chakra è collegato alla ricerca della conoscenza, alla formazione di una visione del mondo e al risveglio della ricerca spirituale.
Il 7 chakra è IMPARARE.
Questo chakra si manifesta quando l’adolescente lascia il nido materno, iniziando la sua vita.
Il settimo chakra è coinvolto nella ricerca di significato: porsi problemi sulla natura della vita, sull’universo e del Sè che è dentro di noi. Questo porta alla formazione di un’identità universale, risvegliata attraverso l’autoconoscenza.
Lo sviluppo dei chakra durante l’infanzia è relativamente inconscio, mentre lo sviluppo nell’adulto è un processo ampiamente conscio.
COLPO D’OCCHIO SULLA FORMAZIONE EVOLUTIVA DEL SETTIMO CHAKRA
Elemento: pensiero
Posizione: corteccia cerebrale
Caratteristiche equilibrate: capacità di percepire, analizzare e assimilare informazioni. Intelligente riflessivo, apertura mentale, connessione spirituale, saggezza e maestra.
Traumi: informazione negata, educazione che spegne la curiosità, religiosità imposta.