Per arte effimera si intende qualcosa che si deteriora, che scompare o che si trasforma in breve tempo, destinato a finire presto.
E’ una metodologia che si basa su alcuni concetti:
– l’azione vista come opera d’arte in sé
– la predominanza del processo sul prodotto
– l’utilizzo di materiali inconsueti 
– il processo creativo come attività espressiva e liberatoria valorizza la trasgressione e l’impertinenza sia nei modi che nei contenuti, fuori dagli schemi 

LOOSE PARTS

Pezzi sciolti, liberi, creativi, slegati : oggetti di recupero, scarti industriali, elementi naturali, fenomeni vari (musica, gravità) . E’ tutto ciò che può essere spostato, impilato, trasportato, infilato, separato e rimesso insieme senza alcun tipo di indicazione. 
La capacità di vedere in questi materiali una possibilità di utilizzo, accostandoli fra loro in modo del tutto originale, provando e riprovando infinite combinazioni, si coniuga con la possibilità di dare spazio alla creatività e coltivare la sensorialità. Permette di far emergere al bambino il proprio modo di guardare il mondo anche fuori dagli schemi. I bambini accostano materiali e creano binomi fantastici, sono come scienziati in un grande laboratorio e artisti in un atelier.

La migliore tecnologia pediatrica che esiste al mondo per il cervello umano e per il suo potenziamento consiste probabilmente in una banale scatola di cartone, qualche matita e un paio d’ore”  (Medina)

I materiali destrutturati possiedono possibilità ludiche infinite e la loro mancanza di struttura permette ai bimbi di trasformarli in ciò che suggerisce loro l’immaginazione. Sono materiali che predispongono alla ricerca, sia per i bambini che per gli adulti, aprono interrogativi, generano domande più che offrire risposte. Nascono attività dal finale aperto.
A 4 anni i bambini fanno domande costantemente, a 6 smettono di farle perché imparano che gli insegnanti apprezzano di più le risposte giuste che le domande provocatorie. Questi materiali stimolano la curiosità, che è uno degli ingredienti dell’intelligenza, è la disposizione viva ad indagare, esplorare . Offrendo ai bambini  solo materiali finiti togliamo spazio al loro pensiero e alla loro creatività, offriamo materiale povero. I maestri migliori sono proprio i bambini che catturano gli imprevisti e attraverso questi fanno nuove scoperte.

RUOLO DELL’ ADULTO E DELL’ AMBIENTE

L’ incontro con i materiali non convenzionali nell’arte effimera  può generare riflessioni interessanti sul fare dei bambini, sulla lettura ed interpretazione delle loro produzioni spontanee. L’ adulto lascia che il bambino dia sfogo alla sua creatività, lascia uno spazio autogestito, dove non interferisce, ma osserva ciò che il bambino crea, senza predefinire, ma ponendosi in un dialogo anche non verbale che aiuta il bambino ad espandere le sue azioni spontanee. Può cogliere e sostenere tutta quell’improvvisazione educativa che si sofferma su quegli apprendimenti che accadono al di fuori di quanto poteva essere preventivato e programmato. Può lasciare l’ambiente completamente autogestito dai bambini o può creare uno spazio delimitato da “cornici”: teli, scatole, cassette, pezzi di tronco … Non è sufficiente fornire solo materiali: serve essere un nuovo adulto che sostenga l’imprevisto, e sappia ricollocare limiti posti da lui stesso, che sappia attendere, e sostenga i bimbi nelle loro provocazioni, che non predefinisca  e che si lasci contagiare da loro, lasciandosi guidare dallo stupore e meraviglia. Lasciare spazio ai bambini e accettare i loro piani.

ESEMPI DI ATTIVITÀ

– tubi idraulici, di cartone, tappi di sughero da offrire su un piano orizzontale

– bobine, assi, tronchi per fare piste con le macchinine

– torri con vari materiali…. saranno sbilenche, diversa una dall’altra a seconda del materiale e del bambino che le crea

– “cartoni animati”: offrire scatoloni e cerette

MESSAGGIO INTRINSECO DEL MATERIALE DI SCARTO
Sono materiali imperfetti, scartati, che non servono più e che vengono sostituiti con qualcosa di nuovo, ma che tornano a riprendere vita attraverso nuovi sguardi e con nuove mani tornano ad essere preziosi.
Anche io valgo quando non sono perfetto, sono prezioso per chi mi sa guardare con uno sguardo nuovo. Viviamo in una società in cui l’unicità ha perso il suo valore. Con il materiale destrutturato l’unicità torna ad essere una caratteristica fondamentale perché è proprio la differenza dei pezzi, e’ l’essere diverso l’uno dall’altro che renderà indispensabile proprio quel pezzo per il gioco del bambino

DIFFERENZE LOOSE PARTS E GIOCO EURISTICO

-gioco euristico : i materiali sono quelli delle loose parts. Si svolge in una stanza neutra, ha un inizio e una fine e termina con il riordino.
L’adulto e’ silenzioso e osservatore ed interviene solo se interpellato. Relazione bambino – materiale.
-loose parts: sono ovunque, qualsiasi materiale lo e’. Il bambino può colonizzare l’ambiente. Non prevede regole precise. L’adulto e’ silenzioso però rilancia, sostiene, diventa complice. Relazione bambino- materiale – ambiente.